La squadra KALATAJUS di Caltanissetta ha ottenuto un secondo posto al torneo nazionale “Dire e Contraddire” a Catania argomentando brillantemente una massima di Piero Calamandrei sull’importanza della scuola per la democrazia.
Nella finale regionale, svoltasi sabato 15 marzo presso l’Ordine degli Avvocati di Catania, la squadra KALATAJUS di Caltanissetta, composta dagli studenti di tre istituti – Barbera Agostino, Curcio Cristiano, Lombardo Fatima, Mancuso Alessandro, Marchese Chiara, Miccichè Federico, Scaletta Ginevra, Simone Mannelli, Talluto Alessia e Ventura Mattia dell’IIS “A. Volta”, del Liceo Classico “Ruggero Settimo” e dell’ISS “Luigi Russo”, diretti rispettivamente dai professori Vito Parisi, Loredana Schillaci e Maria Rita Basta – ha dimostrato eccellenti capacità oratorie.
Il torneo “Dire e Contraddire” è un’iniziativa di educazione alla legalità che promuove l’uso consapevole della parola per una società giusta. Attraverso la competizione, gli studenti sviluppano abilità di argomentazione e pensiero critico, guidati da professionisti del diritto, in accordo con un protocollo tra il Consiglio Nazionale Forense e il Ministero dell’Istruzione. Il torneo ha rappresentato un’importante occasione di confronto e scambio per i giovani oratori delle tre scuole di Caltanissetta, che hanno potuto misurarsi con i loro coetanei provenienti da tutta la regione, imparando gli uni dagli altri e rafforzando il loro spirito di squadra.
Prima della disputa regionale, gli studenti hanno partecipato a incontri formativi con avvocati dell’Ordine di Caltanissetta ed esperti, in cui sono state approfondite le tecniche oratorie e l’arte della parola, considerata un’autentica “arma”, come ha affermato l’avvocata Antonella Macaluso, coordinatrice del progetto per l’Ordine degli Avvocati di Caltanissetta, durante la cerimonia inaugurale del torneo, tenutasi il 28 febbraio presso il Palazzo di Giustizia di Caltanissetta. Lungi dall’essere un mero esercizio retorico, le capacità argomentative costituiscono un requisito indispensabile per la tutela della democrazia e per l’amministrazione della giustizia, al fine di formare cittadini attivi e responsabili.
Il nome scelto dalla squadra, “Kalatajus”, è programmatico. È un nome composto da due termini derivanti dalle lingue classiche, in omaggio alle due civiltà che hanno concepito l’arte oratoria come strumento formativo irrinunciabile per l’uomo. La prima parola, Kalat, deriva dal greco “καλα”, ovvero “le cose belle”, mentre Jus deriva da “ius-iuris”, che significa “diritto, giustizia”. Il nome, pertanto, valorizza la bellezza della giustizia come bene da preservare, grazie alla parola e all’arte retorica. Celebri esempi sono Cicerone e Demostene, oratori per antonomasia e illustri paradigmi di uomini di Stato.
Particolarmente gratificanti sono state, il giorno della disputa, le parole del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Caltanissetta, dottor Alfredo Saia, che ha elogiato i docenti e i colleghi per l’ottimo lavoro di preparazione e per le arringhe degli studenti, definite “convincenti ed emozionanti”.
Le docenti referenti delle tre scuole, Giuseppina Liotta, Laura Bella e Nuccia Chiarenza, insieme alle colleghe Sonia Cazzetta, Filippa Di Piazza, Assunta Gallo Afflitto, Enza La Piana e Calogera Lo Re nel ringraziare l’Ordine degli Avvocati di Caltanissetta per il supporto fornito alla squadra, hanno espresso viva soddisfazione per il risultato ottenuto e per l’entusiasta partecipazione degli studenti.
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