Esordio del “Volta” al “Torneo della Disputa Dire e Contraddire”

Sono state le classi quarta B e quarta F a rappresentare l’I.I.S. “A. Volta”

Sono state le classi quarta B e quarta F a rappresentare l’I.I.S. “A. Volta”, che, per la prima volta, ha partecipato al “Torneo della Disputa Dire e Contraddire”, tradizionale competizione di retorica forense organizzata dal Consiglio Nazionale Forense,sulla base di un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione.

La prima gara di qualificazione territoriale, svoltasi il 17 Aprile 2024 nel Teatro Don Bosco Villa Ranchibile a Palermo, è stata disputata da altre tre squadre siciliane, provenienti da Gela, Palermo e Messina, che, insieme a quella dell’istituto nisseno, si sono sfidate a suon di citazioni di logica e di sottile dialettica.

La squadra del ”Volta”, denominata programmaticamente “CapoVolta”,ha gareggiato contro il Liceo classico messinese “F. Maurolico” , contro argomentando la frase della biologa Carson “le nostre azioni sconsiderate e distruttive entrano a far parte dei vasti cicli della Terra e con il tempo ci ritornano indietro, creando pericoli per noi stessi”. Un concetto non facile da confutare e ricco di implicazioni, in cui la “CapoVolta” ha messo in difficoltà la squadra avversaria che, alla fine, è riuscita a far prevalere la tesi.

Un’attività molto formativa, pienamente sostenuta dal Dirigente Vito Parisi e coordinata dalle professoresse Monica Alaimo e Romina Restivo, docenti di Materie Letterarie e Susy Gallo Afflitto e Giusy Liotta, docenti di Storia e Filosofia. Le quattro docenti, nella fase propedeutica, hanno tenuto con gli studenti un serie di incontri, in cui ampio spazio è stato dedicato alla “interpretazione”, agli esercizi di improvvisazione, alla respirazione corretta, all’impostazione della voce,all’uso del diaframma, alla modulazione della voce e al controllo del volume e del tono. Sono state, inoltre, fornite nozioni su come realizzare una postura corretta, come usare adeguatamente la mimica, soprattutto quella facciale, il controllo del volto e l’espressività.L’accento non è stato posto sul “dialogare”, ma sul “convincere”, non sul “cosa dire”, ma sul “come dirlo”.

Un’autentica sperimentazione dell’ars oratoria, in cui gli studenti sono stati formati dagli Avvocati dell’Ordine di Caltanissetta Giuseppe Dacquì, Rosario Di Proietto, Antonella Macaluso e Antonella Pecoraro. Il loro contributo è stato fondamentale per gli obiettivi prefissati dalle docenti: trasmettere ai giovani competenze dialettiche e restituire il gusto del confronto costruttivo fatto di competenza, di intuizione e di passione, di rispetto per le altrui opinioni e di crescita esistenziale della consapevolezza del sé.

“La valenza formativa di questo torneo, che vede l’avvocatura e la scuola operare insieme per trasmettere ai giovani i valori della cittadinanza attiva, è stata davvero significativa” hanno dichiarato i Presidenti degli Ordini degli Avvocati presenti al torneo; importante, in tal senso, è stata la collaborazione tra docenti e avvocati, che si sono occupati di affiancare gli studenti nella fase preparatoria; una sinergia che si è rivelata determinante nella conduzione del progetto. L’iniziativa è stata finalizzata alla valorizzazione della parola, senza tralasciare lo “strumento” della persuasione, utile non solo nella professione forense, ma anche nella vita di tutti i giorni. L’avvocatura intende fornire ai giovani, guidati e seguiti dagli avvocati degli ordini forensi, le tecniche di una comunicazione efficace ed efficiente attraverso la capacità di argomentare e contro argomentare. Il tutto all’insegna dei valori della democrazia, dei diritti e dei doveri.